Di Corsica, emozioni e ricchezze impagabili

La costa corsa piano piano si allontana. La stessa che, solo dodici giorni fa, si faceva sempre più vicina. E con lei la curiosità e il timore per questa imprevedibile avventura. 

Dodici giorni che sembrano una vita, tanto forte è stata l'intensità delle sensazioni provate. 

Sia per ciò che è stato, sia per ciò che è mancato. 

Dopo tre anni, una vacanza non da sola.
 
Per la prima volta, un viaggio in compagnia di sconosciuti, zaino in spalla. 

Prenotato per evadere da una vita che iniziava a starmi troppo stretta. Perché il trekking tra il mare e i monti della Corsica mi avrebbe permesso di non pensare. 

Poco prima della partenza, gli inevitabili dubbi. Fortunatamente non ascoltati. 

Perché davvero, la ricchezza che mi sto portando a casa è molto più di tutto quello che mi sarei aspettata. 

Ho camminato, tanto, permettendo ai miei pensieri di fluire liberamente, incasellandosi piano piano al posto giusto. 

Ho imparato a valutare meglio cosa è utile, cosa è indispensabile e cosa è superfluo. 

Quando devi portare sulle spalle uno zaino di almeno 15 kg per l'intera giornata, non puoi non impararlo. 

E diventa metafora della Vita, è inevitabile. 

Perché non puoi arrivare alla vetta se non ti alleggerisci di ciò che ti è di impedimento. 

Sono caduta un paio di volte, mi sono ferita, ma ho scoperto che sono in grado di guarire in fretta. 

Ho visto luoghi meravigliosi, resi ancora più belli dalla fatica fatta per raggiungerli.

Nella mia mente rimarranno indelebili i boschi verdeggianti, i fiumi cristallini, i blu del mare di Cargèse, il sole che tramonta tra i monti di Marignana, il romantico porto di Girolata, il bicchiere di Kyr sorseggiato sulla spiaggia di Galèria, la Processione lungo le vie di Serriera, i canti tipici corsi, le passeggiate solitarie all'alba e i balli improvvisati al chiarore della luna. 



E mille altri fotogrammi scattati con gli occhi. E con il cuore. 



Ma, soprattutto, ho vissuto tutto questo con persone che fino a due settimane fa erano dei perfetti estranei. 

Qualcuno di loro certamente uscirà dalla mia vita in silenzio, così come vi è entrato. 

Qualcun altro, invece, resterà, facendo parte del mio cammino, a suo modo. 

Ci siamo ricordati a vicenda l'importanza di essere uniti, soprattutto nei momenti in cui la fatica sembrava diventare insostenibile. 

Abbiamo riscoperto il valore della condivisione e dell'aiutarsi gli uni con gli altri. 

Abbiamo avuto il coraggio di intrecciare le nostre vite per un breve tratto, scambiandoci pensieri e confidenze, davanti a una birra o arrancando lungo una salita. 

A breve tornerò con le mie ricette e le mie recensioni.

Per il momento vi auguro di vivere con il mio stesso entusiasmo il ritorno alla vita di tutti i giorni. 

Con il bagaglio dei doni ricevuti e con il sorriso sulle labbra per ciò che troverò ad aspettarmi. 


A presto gente! 

Commenti

  1. Difficilmente si riesce ad esprimere a parole la poesia di un paesaggio, di un gruppo, di un sorriso, di un'amicizia tantopiù se temporanea...grazie "Elisa"

    RispondiElimina
  2. Difficile condensare meglio 12 giorni così. La fatica, il sudore, la determinazione, la gioia condivisa nel raggiungere gli obiettivi e l'allegria di aperitivi e cene. grazie. MQ

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari